“Chi non ricorda quegli uomini liberi,quei padri di famiglia prelevati, dagli squadristi in camicia nera, dalle loro abitazioni, dal letto coniugale, dagli uffici, dai posti di lavoro? Prelevati, bastonati, tradotti in carcere o massacrati davanti alle loro abitazioni o davanti alle Camere del Lavoro incendiate. Che cosa è avvenuto delle loro mogli, dei loro figli, dei loro genitori? Che cosa è avvenuto di quelle famiglie? Quanti nomi si potrebbero fare! Quanti conosciuti, quanti rimasti sconosciuti! Ma di tutti sono conosciute le loro sofferenze morali e materiali. Per venti anni mogli, figli, famiglie di antifascisti sono stati perseguitati, sono stati sottoposti al più spietato terrore. Costretti a vivere lontano dai loro cari, nel più completo isolamento. Quanti di costoro non sono più tornati, lasciando un vuoto incolmabile nelle loro case....
Ognuna di noi che si è trovata durante la guerra di liberazione nazionale, al posto della mamma, a dare l'ultimo sorso d'acqua e l'ultimo addio a un patriota che ci abbandonava per sempre senza chiedergli quale fosse la sua fede politica e religiosa, ha fatto la promessa di non dimenticare le parole che ogni volta ci venivano ripetute: “fate che il nostro sacrificio-ci dicevano i caduti-non sia stato vano”. "Ebbene, on. Colleghi, uniti con loro rinnoviamo la promessa dicendo ai nostri compagni di lotta, di sofferenza e di gloria: “Riposate in pace, finchè in Italia ci sarà un antifascista ... il vostro sacrificio non sarà stato vano ed il fascismo non passerà.
On. Gina Borellini
Medaglia d'Oro al valore militare
(da un discorso pronunciato alla Camera dei Deputati nella 1° legislatura)
Iscrizione: “Concordia, un mattino d'un triste autunno a ridosso di quest'argine di sdegno e di furore inorridiva veder spenti i figli suoi trafitti da furia barbara e nemica del suolo Italiano. Qui se or si sente assai rabbrividisce ed ancor freme la terra”
Isolino Roversi nato a Concordia l'11 settembre 1920, professione muratore Nome di battaglia “Remo”, Divisione II Modena Pianura, Brigata “Remo” Partigiano commissario di distaccamento Fucilato il 28 novembre 1944 a San Giovanni di Concordia Medaglia d'argento al valore militare alla memoria. Motivazione: “accorso tra i primi all'appello dalla Patria, prodigò ogni sua energia all'organizzazione di squadre di resistenza alla cuitesta operò numerose brillanti operazioni di guerra distinguendosi per il coraggio indomito e la cosciente audacia. Reduce da una vittoriosa azione, veniva catturato di sorpresa. Sopportava con eroica fermezza le torture più raffinate, senza proferire, benchè straziato atrocemente nelle carni, gli importanti segreti della sua organizzazione. Nel momento dell'estremo supplizio innalzava il pensiero alla Patria adorata. Mirabile esempio di ardimento, di fermezza d'animo, di spirito di sacrificio. Concordia 28 novembre 1944”
Azelio Ballerini nato a Concordia il 19 luglio 1913 Professione bracciante Divisione II Modena Pianura, XIV Brigata “Remo” Fucilato il 28 novembre 1944 a San Giovanni di Concordia
Slowaky Zdsaslaw Partigiano polacco nato a Varsavia il 30 gennaio 1923 Divisione II Modena Pianura, Brigata “Remo” Fucilato il 28 novembre 1944 a San Giovanni di Concordia
Venizelos Bulgarelli nato a Concordia il 22 ottobre 1915 Nome di battaglia “Carlo” Divisione II Modena Pianura, Brigata “Remo” Partigiano comandante di formazione Fucilato il 28 novembre 1944 a San Giovanni di Concordia
Giuseppe Smerieri nato a Concordia il 9 luglio 1896 professione contadino, nome di battaglia “Marco” Divisione II Modena Pianura, XIV Brigata “Remo” Fucilato il 28 novembre 1944 a San Giovanni di Concordia