Storie della Resistenza

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Remo Brunatti Partigiano "Bruni"

 

Remo Brunatti , nome di battaglia Bruni, fu uno dei primi ad attivarsi nell’organizzazione dei gruppi della Resistenza a Mirandola e cercando di estendere e organizzare i contatti con i comuni limitrofi San Felice Camposanto e Finale. 

Già alla fine del  settembre ’43 si intensifica l’intesa antifascista della Bassa Modenese e Brunatti  partecipa alla riunione svoltasi a Fossa (presso l’osteria di Galavotti Osvaldo) con Nino Lolli, Dott. Mario Merighi, Prof.Pivetti, Olanzo Neri, Ottavio Caleffi, Dr. Vilmo Cappi, Zorè Giliberti, Diego Cappi, Loris Silvestri ecc. ed a Quarantoli (presso la fornace organizzata da Arturo Galavotti) si decise di costituire un Comitato Civico che coordinasse le iniziative individuali e dei piccoli gruppi.

Il primo tentativo di costituire dei gruppi per la lotta armata nella Bassa viene compiuto dall’organizzazione del Partito Comunista che ne cura la nascita ed il loro sviluppo. A Mirandola Galavotti si impegna a costituire un gruppo che avrà i suoi principali dirigenti in Remo Brunatti Adolfo Pollastri e Tullio Paltrinieri.

Nel periodo di Febbraio Aprile ’44 il comunista Remo Brunatti riesce a radunare attorno a sé un buon gruppo di giovani, valendosi di una copertura “legale” : egli organizza infatti i cosiddetti Gruppi Sportivi che in realtà daranno poi vita ai GAP del Mirandolese.

Mirandola però sarà sempre assai impegnata nell’attività politico- organizzativa che nell’azione militare: la raccolta di medicinali, di danaro, di materiali per il sabotaggio, così come la messa a punto di strumenti di propaganda.

Verso la fine di Marzo Remo Brunatti riesce inoltre a stabilire dei  contatti con elementi antifascisti di San Martino Spino, San Biagio, San Felice sul panaro e Massa Finalese.

Numerosi eventi si susseguono nel giugno, sia in campo locale che provinciale e nazionale: si riesce a stabilire dei contatti con il gruppo di Don Benedetto Richeldi, a San Biagio tramite il collegamento Bulgarelli-Brunatti-Borsari, nel tentativo di penetrare nella zona di San Felice.

La lotta Partigiana nella Bassa prende forma e vigore con sabotaggi attentati e lotta contro la trebbiatura. Da qui la repressione fascista e agli arresti, la brigata nera di Mirandola arresta Enzo Bulgarelli il quale, sottoposto ai famigerati “stringenti” interrogatori da parte del solito torturatore capitano Nespoli, si lasciava sfuggire alcune indicazioni che consentirono ai fascisti di individuare Remo Brunatti e Luigi Borsari- i due dirigenti che avevano avuto rapporti con lui nel corso del lavoro di costruzione dell’organizzazione a San Felice- Brunatti fu sorpreso ed arrestato prima che potesse fuggire.

Dopo pochi giorni, il 16 agosto, Enzo Bulgarelli e Remo Brunatti venivano fucilati assieme ad altri 14 patrioti davanti al castello di Carpi.

Tratto da LOTTA DI LIBERAZIONE NELLA BASSA MODENESE di Canova-Gelmini-Mattioli. 

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